La fotogrammetria è una tecnica di rilievo che permette l’acquisizione di dati dimensionali di un oggetto o di un terreno tramite l’acquisizione di fotogrammi.
La 3F s.r.l.s. applica la tecnica con il rilievo di immagini tramite droni e conseguente elaborazione con software dedicato (Pix 4D). Inoltre la 3F s.r.l.s. sfrutta tale tecnica per integrare i rilievi geotecnici e topografici.
I droni sono entrati a far parte di molti aspetti della società civile, e la topografia non è un’eccezione. Di seguito si riportano alcune informazioni salienti su come si svolge un rilievo topografico con drone.
Fare un rilievo topografico con drone è veloce e dà ottimi risultati anche su superfici parecchio estese e scoscese. Anzi, è proprio in questi casi che i vantaggi in termini di costi-benefici si fanno più pesanti.
Rilevo con drone
Il rilievo tramite drone consiste nel fotografare l’area di interesse attraverso uno o più voli manuali o automatici in cui vengono scattate varie immagini.
Nello specifico:
- Si individua l’area
- Si controlla la presenza di ostacoli
- Si pianificano i voli manuali o automatici in funzione della tipologia del terreno
- Si decidono i punti di riscontro tramite mire topografiche o Ground Control Point (GPC) georeferenziate con coordinate rilevate con sensore GPS
Parametri dei rilievi
Parametro importantissimo di un rilievo aerofotogrammetrico è la Risoluzione Spaziale che è definita dal G.S.D. (Ground Sampling Distance).Il GSD è la distanza, misurata a terra, tra due pixel vicini dell’immagine. In pratica, il GSD è la dimensione del pixel sul campo.
l rilievo sul campo: posizionare e rilevare i G.P.C.
G.C.P. sta per Ground Control Points e sono quei punti a terra di cui è nota precisamente la posizione e che sono usati per scalare il rilievo aerofotogrammetrico. Vengono posizionati a terra dei pannelli 60×60 cm in plastica ondulata, con colori ad alto contrasto che ne permettano la localizzazione anche da foto aeree scattate a diversi metri di altezza. Un numero variabile di target a terra, uniformemente distribuiti sulla superficie e sullo sviluppo verticale, sono sufficienti per scalare il rilievo ed effettuare i controlli sull’accuratezza e sulla precisione della restituzione.
La posizione dei G.C.P. deve essere piuttosto precisa, perché da questo dipende ’accuratezza del rilievo restituito.
Elaborazione dati e restituzione elaborati
In questa fase si importano le immagini scattate dal drone durante il rilievo. Sfruttando il software Pix4d le immagini vengono elaborate e viene generato un modello tridimensionale dell’area di interesse. Nel software sono implementati speciali algoritmi di calcolo. Il modello viene poi scalato e georeferenziato tramite i punti rilevati con sensore GPS.
Dal modello 3D così costruito saranno generati gli elaborati richiesti come ortofoto, sezioni, planimetrie, calcolo delle aree, sezioni, curve di livello, piani quotati, ecc.